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RILIEVO MATERICO

 

Dall'Analisi Materica della della porzione di facciata che ci è stata assegnata è emersa la presenza dei seguenti materiali:

 

 

PIETRA CALCAREA

 

roccia sedimentaria costituita prevalentemente da calcite, generalmente contaminata dalla presenza di impurità argillose o quarzitiche; questa pietra veniva estratta in blocchi e successivamente lavorata e sagomata in modo che la forma finale della singola unità potesse consentire una corretta distribuzione dei pesi e dei carichi.

 

 

MATTONI

 

i mattoni in epoca medievale venivano realizzati con argilla, decantata e depurata in acqua e sgrassata con l'aggiunta di sabbia, secondo un procedimento simile a quello utilizzato per la ceramica. L'argilla così preparata veniva successivamente lavorata mediante stampi in legno, che davano la forma voluta. I laterizi erano quindi fatti seccare per qualche giorno, protetti dai raggi diretti del sole e, quindi, cotti in fornaci, la cui temperatura poteva raggiungere i 1000º.  

 

 

CIOTTOLI DI FIUME

 

pur essendo molto critica sotto il profilo statico ed impegnativa nella sua realizzazione, la muratura ordinaria di ciottoli è risultata, molto diffusa nel nostro Paese; i ciottoli rinvenibili lungo i corsi d’acqua, da cui vengono trascinati, smussati e arrotondati, assumono comunemente forma vagamente sferica od ovoidale, con superfici lisce ed arrotondate, solo raramente dotate di facce piane. Questa particolarissima configurazione morfologica “sfuggente” ed “instabile”, rende chiaramente più critico il loro impiego sia per le difficoltà a consentire una efficace presa rispetto alle malte che per il maggior impegno necessario nella predisposizione dei legamenti, degli ammorsamenti.

 

 

PIETRAME MISTO DI REIMPIEGO

 

trattasi di materiale di recupero ottenuto a seguito di demolizioni locali eseguite nella tessitura muraria preesistente. Si denota la presenza contemporanea di pietre, laterizi e ciottoli legati insieme da malta di calce. 

I diversi tratti murari in pietrame misto che si possono individuare in questo tratto di facciata non sono coevi, ma appartengono ad interventi di recupero edilizio eseguiti in epoche differenti.

 

 

PIETRA DI SARNICO

 

l'arenaria di Sarnico è una delle pietre più conosciute e utilizzate sin dai tempi antichi in tutta la provincia di Bergamo, risulta abbondantemente diffusa lungo la fascia prealpina. 

Le principali caratteristiche sono la facile lavorabilità, la facile reperibilità ed una resa estetica particolarissima.

La sua buona resistenza fisico-meccanica si aggiunge al fattore estetico: l'omogeneità e la colorazione dai toni variabili tra il grigio e il grigio azzurro le danno un aspetto elegante e austero allo stesso tempo. L'arenaria di Sarnico è adatta alla realizzazione di opere murarie e rivestimenti in lastre squadrate. Teme il ristagno dell'acqua e il gelo ed è soggetta a usura, manifestabile anche con fenomeni di disgregazione e polverizzazione superficiale. È una pietra molto tenera che si presta a ogni tipo di lavorazione ed è per questo motivo apprezzata per la realizzazione di cornici, colonne, opere statuarie. 

 

 

In seguto, siamo andati a stimare il rapporto di proporzione tra i vari materiali rispetto alla porzione di facciata analizzata, pari a 172,17 mq.

 

Di seguito si riportano i risultati:

 

PIETRA CALCAREA (98 mq) - 57%

 

MATTONI (18 mq) - 10,5%

 

CIOTTOLI (31 mq) - 16%

 

PIETRAME MISTO (22 mq) - 12,9%

 

 

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